Milano – 21 marzo 2011 – Alberto Schiavon, il più noto snowboarder italiano nel mondo e membro del PokerStars.it Friends, fa suonare l’Inno di Mameli nella gara di Coppa del Mondo di Valmalenco conquistando il primo posto e il primo successo individuale stagionale. Alberto ha subito impresso il suo ritmo concludendo primo anche nelle qualificazioni del giorno prima. La finalissima ha fatto vedere uno Schiavon impressionante, dove ha controllato e gestito gli avversari per superarli tutti negli ultimi metri ed essere primo al fotofinish. Per Alberto è la seconda vittoria stagionale che si aggiunge all’oro, conquistato a dicembre, in Coppa del mondo di Team Event Snowboard Cross a Telluride, negli Stati Uniti, insieme al suo compagno di team Luca Matteotti.
"È sempre una bella sensazione trovarsi davanti a tutti - commenta Alberto Schiavon - In questa stagione sono stato davvero sfortunato perché mi è sempre capitato qualcosa di storto durante le gare che mi ha impedito di arrivare il traguardo, le poche volte che ci sono riuscito, ho sempre conquistato il podio". "Mi sono rotto prima una clavicola e poi un ossicino del tallone, pensare che ho tolto il gesso soltanto sei giorni e non sapevo quale fosse la mia condizione! È stata una gara combattuta, ero quarto alla penultima curva, poi ho deciso di rischiare il tutto per tutto e il tratto dove l'anno scorso sono uscito dalle reti di protezioni, stavolta mi ha regalato il successo al fotofinish". "Mancano ancora due gare ad Arosa, posso togliermi altre soddisfazioni perchè ho ancora tanto margine per migliorare".
Oltre alla passione per lo snowboard che lo vede protagonista anche in freeride estremi e spettacolari, il talentuoso Alberto Schiavon è un grande appassionato di surf, climbing, boulder, montain bike, downhill e quando non è impegnato in sport estremi ama giocare a Texas Hold’Em.
“Giocare a poker”, per quanto mi riguarda, è divertente e sicuramente ad alti livelli è molto impegnativo, soprattutto mentalmente – racconta Alberto – Lo ritengo un buon esercizio per elevare la concentrazione, cosa che deve essere al massimo quando mi trovo al cancelletto di partenza prima di una gara.”
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