Moda e lusso: Italia al palo?
Nel mercato globale della moda e del lusso si sta registrando una forte crescita, soprattutto in Asia e nei Paesi in via di sviluppo, ma sembra che le aziende italiane siano ferme al palo.
L’allarme arriva dall’autorevole “Pambianco Strategie di Impresa” che rileva come, a fronte di una accresciuta e diffusa richiesta di prodotti di lusso, sono poche le aziende italiane che riescono a tenere testa alle competitive aziende che operano sul mercato estero.
Già molte nostre realtà produttive, non riuscendo a rimanere al passo, sono state fagocitate da poli di aziende estere del settore moda e lusso: i più attivi i francesi, con Lvmh che ha acquisito Bulgari, mentre Brioni è passata a Ppr, già proprietaria di Gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi.
Altre nazioni hanno acquistato parti di Ferragamo (Hong Kong), di Belstaff (Austria), de La Rinascente (Thailandia), di Ferrè (Emirati Arabi) mentre è recente la smentita da parte di Cavalli riguardo alla notizia pubblicata dal Sole 24, secondo la quale il brand farebbe gola alla russa Tashir, molto interessata al made in Italy che ha già in programma l’apertura di 30 negozi Italian style.
Quindi il made in Italy è in espansione, nonostante la crisi, ma alla richiesta il Bel Paese non riesce a rispondere.
“Va bene ovunque; in Italia è molto più difficile” così ha asserito Patrizio di Marco, presidente di Gucci.
L’immagine è italiana ma la crescita è altrove.
Eppure ancora sopravvivono in questo clima così competitivo aziende in eccellente salute come Armani, con crescita in doppia cifra, Zegna col suo +14% , Luxottica che compie 50 anni con una crescita nel 2011 definita storica e che già ben promette per il 2012.
Secondo Pambianco, in Italia manca la liquidità per fare un gruppo come quelli francesi; a suo parere ci sono due strade: l’interessamento di un istituto pubblico oppure una leadership imprenditoriale.
E il nostro Valentino? Lavora e produce in Italia – afferma il presidente Stefano Sassi – con stile e management italiani e….. ancora resiste!
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